Tabella dei Contenuti
Introduzione: principali differenze tra Resto al Sud e Resto al Sud 2.0
Resto al Sud 2.0 non è solo un aggiornamento di Resto al Sud.
È una nuova misura, con logica diversa e requisiti più rigidi.
La nuova versione di Resto al Sud cambia tre punti centrali:
Il capitale circolante (spese di gestione iniziale) non è più finanziabile.
Il progetto non è coperto al 100% e richiede cofinanziamento privato.
I requisiti personali sono molto più stretti: età massima, stato di disoccupazione e partita IVA già aperta.
Queste differenze hanno effetti concreti sul cash flow, sul modo in cui presenti la domanda e sul livello di preparazione richiesto.
Se vuoi capire se puoi entrare in Resto al Sud 2.0, leggi anche questo articolo che ho scritto su TW e poi compila il form.
Niente capitale circolante in Resto al Sud 2.0: cosa non è più finanziabile
Nella versione precedente di Resto al Sud alcune spese di gestione iniziale si potevano rendicontare.
Parliamo di utenze di avviamento, piccoli affitti operativi, materiali di consumo, prime scorte minime. Questo è capitale circolante.
Con Resto al Sud 2.0 il capitale circolante non è più ammesso.
La nuova misura finanzia beni e investimenti, non i costi vivi di gestione. Le spese di gestione quotidiana restano a tuo carico.
Questo significa che nei primi mesi devi avere liquidità propria.
Non puoi contare sul contributo per pagare bollette, anticipo affitto o magazzino iniziale.
L’impatto è chiaro: chi entra deve avere cassa o una linea di supporto esterna.
Quindi, prima di fare domanda a Resto al Sud 2.0, chiediti se riesci a sostenere da solo le spese di esercizio iniziali.
Questo è un punto critico per molti settori stagionali.
Cofinanziamento in Resto al Sud 2.0: il progetto non è più coperto al 100%
La vecchia impostazione di Resto al Sud tendeva a coprire quasi tutto il fabbisogno dell’attività nascente.
Nella nuova versione di Resto al Sud 2.0 non è più così.
Ora c’è una quota privata da mettere. In pratica: devi metterci anche del tuo.
Gli strumenti finanziabili oggi sono due, e sono alternativi tra loro.
Non li puoi sommare.
Voucher di avvio
Serve per partire in fretta.
Copre beni e servizi essenziali per avviare l’attività.
Importo fino a 40.000 €.
Può arrivare fino a 50.000 € se dimostri innovazione tecnologica, digitalizzazione o interventi di efficienza energetica.
È fondo perduto al 100% nei suoi limiti, ma è pensato per l’avvio.
Contributo a fondo perduto per programma di investimento
Copre un piano di investimento più strutturato (macchinari, impianti, attrezzature, servizi tecnici connessi).
Può coprire fino al 75% del programma se l’investimento è entro 120.000 €.
Può arrivare al 70% se l’investimento è tra 120.000 € e 200.000 €.
Il resto lo devi coprire tu: è il famoso cofinanziamento.
Qui entra una parola chiave: cofinanziamento.
La nuova misura ti chiede di dimostrare che non stai costruendo un’idea solo “con i soldi pubblici”, ma un’attività vera con impegno finanziario tuo.
Questo cambia molto la relazione con le banche e con i fornitori.
Significa che non puoi arrivare impreparato. Devi avere preventivi seri, cronoprogramma e idea chiara di come gestire i SAL.
Requisiti Resto al Sud 2.0: età, partita IVA e stato di disoccupazione
Resto al Sud 2.0 restringe l’accesso.
Qui parliamo dei requisiti Resto al Sud 2.0 e di chi può davvero presentare domanda.Età e profilo personale
La platea è limitata ai giovani tra 18 e 34 anni (35 non compiuti).
In più, non basta l’età.
Bisogna risultare disoccupati, inattivi o working poor.
In alternativa si rientra se si è destinatari di determinate misure di politica attiva del lavoro.
Questo significa che un profilo senior con esperienza può restare fuori.Quindi Resto al Sud 2.0, nella sua nuova misura, è pensato per chi non è già stabilmente occupato.
Partita IVA inattiva prima della domanda
Questa è una novità importante della nuova versione di Resto al Sud.
Per accedere devi aver aperto la partita IVA prima della domanda.
La partita IVA può essere inattiva (quindi non hai ancora iniziato a fatturare), ma deve esistere. (Se vuoi sapere come aprire la partita iva trovi qui il link)Nella versione precedente spesso si apriva dopo l’istruttoria.
Ora no.
Resto al Sud 2.0 pretende che tu esista già come soggetto economico, anche se ancora non operativo.Attenzione: questo espone subito a obblighi fiscali e camerali minimi.
Quindi conviene farsi seguire da un professionista prima di premere “invia”.Maggioranza delle quote
Se presenti domanda tramite una società, la maggioranza delle quote deve essere detenuta da soggetti che rispettano i requisiti.
In pratica: i giovani qualificati devono controllare veramente l’impresa.
Non basta essere “socio di facciata”.Questa cosa è verificata in camera di commercio e in sede di istruttoria.
Se la struttura societaria non è coerente, la domanda rischia di essere dichiarata improcedibile.
Tabella di confronto Resto al Sud vs Resto al Sud 2.0
| Voce | Resto al Sud (versione precedente) | Resto al Sud 2.0 |
|---|---|---|
| Capitale circolante finanziabile? | Sì, in parte. Alcune spese di gestione iniziale (utenze, affitti di avvio, piccole scorte) potevano rientrare. | No. Il capitale circolante (spese di gestione, affitti, utenze, scorte iniziali) non è più finanziabile. |
| Copertura totale del progetto? | Tendenza a coprire quasi tutto il fabbisogno dell’iniziativa. | No. Serve cofinanziamento privato. Il contributo copre fino al 75% entro 120.000 € e fino al 70% tra 120.000 € e 200.000 €. |
| Partita IVA: quando la devo aprire? | Spesso si apriva dopo l’ammissibilità della domanda. | Prima della domanda. Devi avere la partita IVA già aperta (anche inattiva) quando presenti la richiesta. |
| Requisiti di età e disoccupazione? | Platea più ampia, con vincoli occupazionali meno rigidi. | Solo 18–34 anni (35 non compiuti) e stato di disoccupazione / inattività / working poor. Nelle società la maggioranza delle quote deve essere in mano ai giovani con i requisiti. |
| Struttura dell’aiuto | Schema percepito come quasi totale. | Due strumenti alternativi: Voucher (fino a 40.000 €, elevabile a 50.000 € con innovazione/sostenibilità) oppure Contributo su programma di investimento (70-75%). Non sono cumulabili. |
Domande frequenti su Resto al Sud 2.0 (FAQ)
La Calabria può valorizzare Resto al Sud 2.0 in progetti ad alto impatto occupazionale e digitale:
- Turismo esperienziale e digitale (booking diretto, hospitality tech, bike & trekking services);
- Agroalimentare e filiera corta (e‑commerce DOP/IGP, trasformazione, logistica a freddo, tracciabilità);
- Economia del mare (nautica minore, servizi diportistici, attività outdoor);
- Artigianato innovativo (design, stampa 3D, prototipazione) e servizi IT;
- Green & energy saving (impianti ad alta efficienza, monitoraggio consumi, packaging sostenibile).
Questi ambiti sfruttano le spese ammissibili su digitale, impianti, prototipi e certificazioni ambientali, massimizzando i punteggi e la scalabilità del progetto.
Consigli pratici per essere ammessi
- Prepara un piano d’impresa solido con analisi mercato, modello di ricavi, cronoprogramma e fabbisogni; lo schema sarà definito dal Ministero (art. 32).
- Dimostra i requisiti (DID/DSAN, condizione di disoccupazione/inattività o adesione a GOL) e che l’attività è stata avviata nel mese precedente ma risulta inattiva alla data domanda.
- Sfrutta i percorsi formativi: il risultato attribuisce punteggio premiale in istruttoria.
- Attento al cumulo: il contributo non è cumulabile con altri aiuti (salvo garanzia Fondo di Garanzia 662/1996 e casi specifici per NASpI in unica soluzione o SFL), sempre in regime de minimis.
- Programma la rendicontazione: definisci sin da subito fornitori, codici ATECO, tempistiche (RSUD: spese voucher entro 9 mesi prorogabili a 12; programmi di investimento entro 16 mesi prorogabili a 20).
FAQ Resto al Sud 2.0 Calabria 2025
Posso ancora farmi finanziare utenze e affitti?
Con la nuova misura, il capitale circolante non è ammesso.
Questo significa che spese di gestione come utenze, affitti operativi iniziali o piccole scorte di magazzino non rientrano più tra i costi finanziabili.
Resto al Sud 2.0 si concentra su beni, impianti, tecnologie e servizi collegati all’investimento.
In pratica: devi avere autonomia di cassa per coprire le spese vive dei primi mesi.
Questo è un cambiamento importante rispetto alla versione precedente.
Serve per forza essere disoccupati?
Sì, nella maggior parte dei casi.
I requisiti Resto al Sud 2.0 sono più rigidi.
La platea è 18–34 anni (35 non compiuti) e il beneficiario deve essere disoccupato, inattivo o working poor.
In alternativa si rientra se si è in specifici programmi attivi per il lavoro.
Quindi non è una misura generalista.
È pensata per chi è fuori dal mercato o è in condizione economica debole.
Posso entrare come socio se ho più di 35 anni?
Sì, è possibile essere soci over-35.
Ma attenzione: nella nuova versione di Resto al Sud 2.0 la maggioranza delle quote e del controllo deve restare in capo ai giovani che hanno i requisiti.
Questo vuol dire che un socio esperto può partecipare, ma non può “dominare” la società se non rispetta i requisiti anagrafici e occupazionali.
Questa clausola serve a evitare società costruite solo “per prendere il contributo”.
Il voucher e il contributo si possono sommare?
No.
Nel nuovo Resto al Sud 2.0 gli strumenti sono due, ma sono alternativi.
Puoi scegliere il voucher (fino a 40.000 €, elevabile a 50.000 € con innovazione e sostenibilità) oppure il contributo per il programma di investimento (70%-75% del piano fino a 200.000 €).
Non puoi prendere entrambi.
Questa scelta va fatta prima della domanda, perché impatta anche sul cofinanziamento.
Keyword utili: voucher Resto al Sud, Resto al Sud 2.0 requisiti 2025.
Cosa fare adesso
Le tre differenze principali tra Resto al Sud e Resto al Sud 2.0 sono chiare.
Primo: niente capitale circolante. Devi avere cassa tua per le spese vive.
Secondo: non esiste più la copertura totale. Serve cofinanziamento e serve un rapporto serio con i fornitori e, spesso, con la banca.
Terzo: l’accesso è diventato selettivo. Devi rispettare requisiti di età, stato occupazionale e perfino aprire la partita IVA prima della domanda.
Questo vuol dire che non tutti possono entrare in Resto al Sud 2.0.
Ma chi è già pronto sul piano formale (requisiti personali), fiscale (partita IVA inattiva aperta) e operativo (preventivi e cronoprogramma) parte in vantaggio.
Compila il form e facciamo una verifica preliminare.
Ti diciamo se rientri nei requisiti Resto al Sud 2.0 o se è meglio seguire un’altra strada, ad esempio Autoimpiego Centro-Nord.
Useremo la tua situazione reale (età, stato occupazionale, assetti societari) e ti daremo una prima indicazione di assistenza domanda.
Conclusione
Se vuoi aprire la tua impresa con Resto al Sud 2.0, questo è il momento giusto. Prepara il piano d’impresa, verifica i requisiti e organizza i preventivi di spesa. Condividi questo articolo con chi sta cercando di avviare una startup in Calabria e compila il form per avere informazioni e aggiornamenti

